lunedì 18 ottobre 2010

Il fanatismo è per chi sa accontentarsi

Per avere successo nella vita, in qualsiasi campo, bisogna avere passione, ma spesso non basta. I motivi sono tanti. Primo, la passione ce l'ha tanta gente, quindi c'è molta competizione. Secondo, il successo necessita anche di po' di buona sorte, benché non sia fondamentale. Per essere sicuri di avere successo quindi, non bisogna avere una "semplice passione", bisogna essere dei veri e propri fanatici. Il fanatismo è quella cosa per cui diventi una specie di santone per la tua disciplina, ma un perfetto inetto per tutto il resto. Oppure non diventi un inetto, ma perdi contatto con la restante parte dell'esistente. Non fa per me. Essendo un ibrido non posso fare altro che provare ad avere passioni per diversi campi, ben sapendo di non poter mai eccellere nello specifico. Lo so da sempre. Fin da piccolo sono sempre stato uno dei migliori a scuola (ma non il migliore), andavo bene in tutte le materie considerando la media, ma in ogni campo c'era sempre qualcuno più bravo di me. Che faceva cagare nel resto, ma eccelleva in quello. A differenza mia. Non ho mai cercato di primeggiare, forse perché bisognava sforzarsi troppo, forse perché mi è sempre piaciuto tutto, forse perché sapevo che avrei perso contro il fanatico di turno. Sono sempre stato un ibrido. Per fortuna per quelli come me, hanno inventato una facoltà apposta : 5 anni di studi per non essere né un ingegnere chimico, né un biologo molecolare, né un chimico, né un medico, ma qualcosa che metta insieme un po' tutto. Una facoltà fatta su misura per quelli come me, non l'avrei mai sperato, altrimenti mi sarei dovuto accontentare di specializzarmi in un solo campo, con la consapevolezza di non avere il fanatismo necessario per eccellere. Non l'avrei mai sopportato. In questo modo riesco a soddisfare le mie ibride necessità cognitive e scegliere la mia strada avendo a disposizione infinite possibilità, senza l'ossessione che ci sia qualche "mostro" più bravo di me in un campo, che tanto non me ne frega un cazzo, io posso essere tutto, a mio piacimento, lui mai, rinchiuso nel suo fanatismo. Questo è il punto.
C'è chi dice che essere tutto in fondo equivale a essere niente.
Beh si sbaglia! Almeno lo spero, cazzo.



venerdì 1 ottobre 2010

Senza titolo

Non so scrivere lettere d'amore. Mai saputo scrivere nulla d'amore. Il punto è che io vivo di fretta e non trovo il tempo per soffermarmi a contemplare ciò che provo. Vivo di ansie e di attese del momento successivo. Vivo immaginandomi come sarà l'attimo successivo, ma non è mai come me lo immagino. Qualunque cosa io posso immaginare non mi succede mai. Forse è meglio così.
Mi innamoro di continuo, perché non so fare altro. Perché l'innamoramento è breve e intenso e si adatta meglio al mio modo di vivere. C'è che dice che non è vero amore, ma si sbaglia di grosso. O forse mi sbaglio io. Una delle cose positive dell'amore, è che in fondo nessuno ne sa un cazzo, ognuno ha una sua teoria. Questo mi consola, ma resta il fatto che non so scrivere lettere d'amore. Non è che non provi nulla, anzi. Io so cosa quando sono innamorato, ne conosco benissimo i sintomi. Ma non so metterli nero su bianco. Non so scrivere lettere d'amore perché non so cosa dovrei scrivere. Non mi sento di fare promesse, non mi sento di fare proclami, di fare dichiarazioni eterne non mi sento di scrivere bugie. E non mi va di scrivere ciò che provo, perché ho sempre preferito l'azione alla contemplazione. O forse me ne vergogno, perché mi sento improvvisamente debole, perché mi sento ridicolo. Questa è una certezza : l'amore rende ridicoli. Lo diceva anche Gaber, l'amore è :"Una farfalla che ti si posa un attimo sulla testa. E ti rende tanto più ridicolo quanto maggiore è la sua bellezza...".
E questo è quanto, direi.